due cavalli sotto il mare

Guidare mi piace

sono un Guido mancato

in silenzio o con la musica

al volante seduto

tendente all’infinito.

 

Avere l’automobile a 18 anni era il coronamento della virilità

un attestato naturale per la maggiore età

la metamorfosi per il nuovo stadio dell’evoluzione

prima del tramonto e dopo il pallone.

 

Guidare ed avere porte di ferro con finestrini da chiudere a chiave

ed un sedile riservato alla fidanzata

al migliore amico

al bisognoso, allo sconosciuto.

 

Guidare per sentire di essere nella splendida giornata

spiccare dal ramo della pista di pattinaggio

per arrivare a Porto Recanati, a Rimini, alla Grecia

puntando alla Luna.

 

Guidare per andare a finire in un bar sotto il mare

quindi trovarsi seduto sul divano

con un libro in mano

ed un paio d’ali iridate che sembrano tanto leggere

ma ti reggono.

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