sia una vagabonda dello spazio alla guida di una Falchetta del Millennio alla ricerca del Diamante del Tempo.
Nella notte indefinita.
Facciamo finta che tu
sia un ballerino ammalinconicato che danza sgraziato sui fili del Fato.
Nella pioggia della vita.
Facciamo finta che la terza persona singolare
resti singolare
e nella sua matematica anomalia risplenda.
Facciamo finta che noi
inseguiti dalle Sturmtruppen dell’Impero Galattichen indossiamo solo una maglietta bianca con uno slogan volgare e per la gioia di coloro che apprezzano la natura morta quando è ancora viva: non abbiamo le mutande. Nemmeno le scarpe.
Facciamo finta che voi
avete ancora trent’anni e vi guardate l’amore negli occhi, sulla spiaggia di una vecchia fotografia
tornate indietro senza passare dal Via. E siete belli e siete forti.
Facciamo finta che loro
siano l’oro
per un’ora, perdutamente, siano di nuovo tutti bambini.